Elio: “Complimenti all’ Orchestra Filarmonica di Benevento. Una bella realtà e un motivo di vanto per la città”

di Claudio Donato

In occasione della decima stagione dell’Orchestra Filarmonica di Benevento;”Il borghese gentiluomo“, la celebre commedia di Molière con musiche di Richard Strauss, è stata narrata in maniera impeccabile da Elio. Al teatro “Vittorio Emanuele” il polivalente artista ha trasportato il pubblico nella storia del ricco borghese Jourdain, che sogna di diventare un nobile. Jourdain è circondato da maestri di musica, ballo, scherma e filosofia, scrocconi che assecondano la sua follia per ottenerne dei guadagni. A questi fa da contraltare la moglie, una donna pratica e razionale, la quale, vanamente, cerca di farlo rinsavire. Da questo intreccio di situazioni scaturirà una farsa che lascerà Jourdain completamente solo. Nonostante tutto, lui continuerà a sognare ciò che non potrà mai avere.

Ad accompagnare Elio, l’ impeccabole Orchestra Filarmonica di Benevento, diretta dal maestro Riccardo Bisatti.

Ecco alcune affermazioni che, a margine dello spettacolo, l’ artista ha rilasciato ai nostri microfoni: “L’ errore che non bisogna commettere è credere che queste storie appartengano solo al passato. Possono adattarsi benissimo ai nostri giorni, in un modo anche più interessante, in quanto la musica che veniva composta a quei tempi era di una qualità più alta rispetto a quasi tutta quella che viene composta oggi.

Un complimento – prosegue Elio – voglio farlo all’Orchestra Filarmonica di Benevento. Ho trovato dei giovani entusiasti, che si sono rimboccati le maniche. In Italia non c’ è alcuna attenzione per la cultura e questi ragazzi hanno pensato di mettere in piedi una bella realtà. Sono bravi e suonano bene. Anche il teatro è molto bello. Invito tutti ad aiutare questi giovani. Dategli forza perché sono un motivo di vanto per la città di Benevento“.

Com’ è lo stato della musica italiana? Dipende – aggiunge Elio -. Il rap non è musica. Si tratta di gente che parla su delle basi suonate da persone che prendono quattro spiccioli. Se ci soffermiamo sulla vera musica, ti dico che da tanti anni non vedo e sento giovani che abbiano voglia di creare qualcosa di interessante“.

Sul tanto atteso ‘concertozzo’ Elio afferma: “È un’ idea che ci ha messo in testa il Trio Medusa tre anni fa. Si tratta di un evento annuale. Il primo concerto lo abbiamo fatto tre anni fa a Bergamo e c’erano 8000 persone. L’ anno scorso c’è stato quello di Carpi con 12000 persone e quest’ anno abbiamo pensato di farlo a Monza. Ci hanno offerto il loro stadio e pensiamo di avere tra i 10-15000 spettatori. La cosa più importante, oltre all’ incontro con i nostri fan, è l’ alleanza che vogliamo creare con PizzAut, che impiega ragazzi autistici, ma anche con altre associazioni.

Vedi, anche in questo caso c’è chi si è rimboccato le maniche senza attendere aiuti dallo Stato, che non arrivano e mai arriveranno. Bisogna organizzarsi e mettere in piedi delle realtà. Da questo punto di vista, PizzAut è un grande esempio perché è la prova che un solo papà ha messo in piedi una realtà che oggi è sotto gli occhi di tutti. È grazie a lui se in Italia, oggi, si parla molto di autismo”.


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