Marina Marchione:“I talent sono un’opportunità, poi devi rimboccarti le maniche. Il sogno è lavorare con Ferzan Ozpetek”

di Claudio Donato

Marina Marchione ha recitato in varie fiction televisive oltre a partecipare al talent di Amici di Maria De Filippi nel 2007. Di lei abbiamo apprezzato una grandissima schiettezza. Tanti i temi affrontati, anche delicati, ai quali la brava attrice non si è sottratta.

Marina, siamo curiosi, pertanto, iniziamo a parle de ” La follia”, un film diretto da Daniele Catini. Sei tra i protagonisti del cast, cosa ci puoi dire?

Posso spoilerare poco. Sono contentissima per aver partecipato a questo film che, come hai anticipato anche tu, vede la regia di Daniele Catini. Per me è un lavoro molto speciale perchè sono sempre stata impegnata in ruoli comici. Quindi sono onorata di cimentarmi in una parte completamente nuova. Quello che posso dirti è che si tratta di un ruolo intenso e attuale perchè la follia è una problematica che ci sarà sempre. E’ un cortometraggio incentrato su una storia familiare e non mancheranno le sorprese. Penso che, prima o poi, se ne possa fare anche un lungometraggio. Aggiungo che essere diretta da Daniele è stato bellissimo”.

Hai fortemente realizzato il sogno di diventare una brava attrice, anche se mi piace definirti un’artista polivalente. Quanti sacrifici servono per arrivare a questo punto?

Di sacrifici ne ho fatti tanti. Tutto è partito da Amici. All’epoca, quando vi partecipai, non c’erano tanti social come oggi e la visibilità era diversa. Amici mi ha formato molto ed è stata un’esperienza pazzesca. Sono arrivata a partecipare anche al serale. Ero giovane e, in verità, anche un po’ fuori da alcuni canoni. Ti dico questo perchè nasco con delle mie caratteristiche e velleità attoriali. Ovviamente, tutto questo mi porta ad avere ruoli su misura per il mio personaggio. Amici mi ha dato una certa visibilità, ma poi è servita tanta determinazione. È stato importantissimo trovare anche le persone giuste, in grado di apprezzarti e valorizzarti.

Nel mio caso, devo ringraziare molto il mio manager Rosario. Grazie a lui sono riuscita a far parte di fiction come “L’onore e il rispetto”, Il peccato e la vergogna”, “Non è stato mio figlio” e “Il bello delle donne” giusto per citarne alcune. Ho imparato a stare sul set e ogni volta era sempre una nuova esperienza. Successivamente ho cominciato a lavorare molto anche in teatro. In questo periodo sto girando “Din Don” con Enzo Salvi, si tratta di una saga che è arrivata alla nona edizione. Quando entrai a farne parte era la terza edizione. Il mio ruolo è quello di Olivia, che è anche il nome di mia figlia. E’ un regalo bellissimo che tutto il cast e la produzione mi hanno voluto fare”.

Hai parlato di Amici, un talent dal quale sono usciti alcuni nomi importanti. Qual è il modo giusto per vivere esperienze del genere, dato che per molti questi talent sono illusori?

Non credo che i talent siano illusori. Penso che debbano essere visti come un trampolino di lancio, ma dopo bisogna essere capaci e in grado di crearsi un seguito con le proprie forze. Amici non è un ufficio di collocamento per trovare lavoro. Qualcuno si adagia, è vero, e pensa di poter vivere di rendita. Non è così. Io mi sono rimboccata le maniche e ho cercato di dare seguito a quell’esperienza. I talent sono un’opportunità. Nulla ti è dovuto perchè di persone brave ne abbiamo tante”.

Hai parlato di Enzo Salvi. Parlaci un po’ di lui?

“E’ come lo vedete. Una persona solare. A differenza di tanti comici che, molte volte, sono felici e solari soltanto nel contesto lavorativo, Enzo ha sempre questa esigenza di regalare un sorriso a tutti. E’ un grande professionista e rispetta moltissimo le donne. È una persona umile e sensibile”.

Tra l’ Italia e l’ estero noti una diversa considerazione nei riguardi di un giovane che cerca di entrare nel mondo dello spettacolo?

Questo non lo so perchè all’esterno non ho mai lavorato. Potrebbe essere. In ogni caso, so che se vuoi qualcosa devi andartela a prendere. Questo vale in ogni parte del mondo. Sono una persona normalissima, che ha fatto della sua passione un lavoro. Non sono ricca e famosa, ma sono sincera. Uno deve rendere speciale ciò che possiede”

Viviamo in Paese dove ci sono ancora dei tabù su alcuni argomenti. A volte si predica in un modo e si razzola in un altro. Qual è il tuo pensiero?

Forse sì, ma siamo anche noi che vogliamo “valorizzare certi tabù. Per parlare di cose che ancora sono considerate dei tabù c’è bisogno di intelligenza. Con i dovuti modi e le giuste parole certi concetti possono arrivare a tutti. Sta a noi cercare di educare, con i termini giusti, chi non ha una certa apertura su certi argomenti”.

Con chi ti piacerebbe avere una collaborazione in ambito cinematografico, teatrale e musicale?

Dal punto di vista musico-teatrale mi piacerebbe lavorare con la Compagnia della Rancia di Saverio Marconi. Al cinema con Ferzan Ozpetek. A tal proposito ti racconto un aneddoto. Quando abitavo a Roma, ma tutt’ora vi abito, la finestra del mio appartamento comunicava con il terrazzo di Ferzan. Una volta gli inviavo dei curriculum a forma di aeroplanino, ma non li ha mai letti. Un giorno mi rispose su Twitter e mi disse che forse la domestica li aveva buttati. Un giorno andai in una pasticceria situata sotto casa, nella quale lui girò anche una parte di un film. Gli comprai una torta con delle fragoline. Lo citofonai ma non aprì nessuno. A un certo punto iniziò a piovere e rimasi sotto la pioggia, seduta su alcune scale, a mangiare questa torta. Tornando alla tua domanda, per riguarda la televisione mi piacerebbe vivere un reality, inteso nel suo vero termine.

Amici, in realtà, l’ho vissuto come un talent perchè mentre gli altri dovevano preparare canzoni conosciute, il mio ruolo di attrice mi portava a chiudermi in camera per studiare e imparare a memoria i testi. Non avevo il tempo per vivere quella parte di ‘reality’ che gli altri miei amici vivevano. Per me era diverso perchè dovevo fare un lavoro introspettivo. Oggi, invece, mi piacerebbe un reality dove non c’è nulla di artistico. Vorrei raccontare me stessa. Ho tante cose da dire e mi sento pronta”.

Molto simpatico l’ aneddoto su Ferzan Ozpetek.

Sì. Il mio sogno è quello di lavorare con Ferzan”.

Mai dire mai. Forse Ferzan potrebbe leggere questa nostra chiacchierata. In conclusione parliamo di amore. Questo sentimento, così tanto decantato, ti ha provocato più gioie o dolori?

Oh, che domandone. Sai, Claudio, per me l’ amore è come la neve. Arriva quando meno te lo aspetti. Diciamo che siamo al cinquanta per cento. Vivo ogni emozione in maniera intensa. Che sia di gioia o dolore. Nel mio caso hanno la stessa percentuale. L’amore l’ho vissuto sempre in maniera intensa. Gioie e dolori sono sullo stesso livello. L’amore è qualcosa di molto forte, ma bello”.


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