Raffaella Di Caprio: “Furore resterà per sempre nel mio cuore. Il desiderio è realizzare un mio progetto come regista”

di Claudio Donato

L’ attrice Raffaella Di Caprio, di origine sannita, nel 2012 è stata “Miss Campania” e finalista a “Miss Italia”. Raffaella è un connubio tra bravura e bellezza che, con grande piacere, abbiamo su MusicandoLive. Immergiamoci in una lettura che ripercorre passato, presente e sogni dell’attrice.

Raffaella, parliamo dell’ultimo film intitolato ‘La follia’ ?

Volentieri. Anche se non posso aggiungere tante cose, ti dico che si tratta di un cortometraggio che parla di drammi familiari. Sono coinvolti due fratelli, Silvia e Gabriele. Il mio ruolo è quello di Silvia. Alla fine ci sarà un incontro tra familiari in un contesto particolare. Di più non posso dire. La regia è di Daniele Catini”. 

Nella vita è importante trovare qualcuno che creda in una persona. Nel tuo caso, il tuo manger Rosario, gentilissimo e serio professionista, ha subito intravisto le tue qualità. Oggi è molto difficile trovare le persone giuste. Lascio a te un aggettivo su Rosario?

“Rosario avrebbe bisogno di tanti aggettivi. Di lui, dico sempre che è la mia ancora e il mio secondo papà. E’ diventato uno di famiglia. Con Rosario non affronto soltanto situazioni di lavoro. Ribadisco, è la mia ancora. Il destino ci ha fatto incontrare e non ci siamo più separati”.

Se non sbaglio c è un legame tra il tuo cognome e quello dell’ attore Di Caprio?

“C’è un legame molto lontano. Ti spiego bene tutto: mia nonna, quando ero piccola, diceva sempre che somigliavo a Leonardo Di Caprio che, tra le altre cose, era un suo parente. La curiosità di effettuare una ricerca approfondita scaturì dopo la mia partecipazione a Miss Italia. A incuriosirmi molto fu il mio professore di recitazione, che mi consigliò di approfondire la ricerca. Tra me e Leonardo Di Caprio notava lo stesso taglio di occhi e, tra l’altro, le sue radici hanno anche origini vicine al mio paese. Attraverso l’ufficio comunale iniziammo una ricerca. Una parentela, anche se lontana, esiste. In realtà i nostri rispettivi bisnonni erano cugini. Questa storia la vedo come una sorta di talismano, un portafortuna, perché ho scelto di fare il suo stesso lavoro”.

Un ruolo che ti piacerebbe interpretare?

Mi piacerebbe un ruolo comico. Nella mia carriera ho interpretato sempre dei ruoli drammatici. Non ti nascondo che avere una parte comica non mi dispiacerebbe. Anche le mie amiche riscontrano in me una certa comicità. Non mi è stata ancora data questa possibilità ma è una cosa che mi piacerebbe. Vorrei uno di quei ruoli da classico cinepanettone”.

Sei considerata tra le attrici più belle del nostro panorama italiano: è sicuramente qualcosa in più ma, non è tutto perché la bravura è un parametro altrettanto importante. Tu incarni bene entrambe le cose. Cosa ti deve colpire in una sceneggiatura quando devi interpretare un personaggio e in che modo cerchi di interpretarlo al meglio?

“E’ vero, anche se non ti nascondo che in Italia la bellezza è stata più un limite. Nel senso che non è stato un punto a mio favore. Ti dico questo perché sostengo molti provini anche in America. All’estero è diverso perchè si guarda un po’ tutto. Detto questo, insieme al mio agente cerchiamo sempre di selezionare ciò che è più adatto a me. Quando preparo un personaggio vado sempre a guardare il background e tanti altri aspetti che lo riguardano. Successivamente mi dedico alla parte introspettiva. Cerco di immedesimarmi nel personaggio per cercare di renderlo quanto più ‘reale’ possibile”.

Un bilancio sulla fiction “Furore 2” con un cast importante e ben otto puntate da protagonista su Canale 5.

“Grazie per questa domanda. Furore resterà sempre il mio primo amore. E’ stato il primo lavoro importante con grandi attori e una produzione importantissima. Ho ricordi bellissimi. Ancora oggi sento il regista e i reparti make up e costume. Dopo sei mesi di lavoro si diventa come una famiglia. E’ stato un bel successo anche se un po’ ce lo aspettavamo perchè quando lavori con sacrificio, passione e dedizione, è naturale che i risultati arrivino. E’ un capolavoro che porterò sempre con me. Speravo in una terza stagione. Molte persone, a distanza di sei anni, ancora mi chiedono se ci sarà una nuova fiction. A oggi non riesco a sostituirlo con nulla. Trovarmi a lavorare con attori del calibro di Remo Girone, Angela Molina, Massimiliano Morra è stato altamente formativo. Mi sono trovata bene con tutti. Molte volte cercavo dei consigli e Remo Girone me ne dava. Aggiungo che il regista di Furore, Alessio Inturri, è una delle persone con le quali mi sono trovata meglio. Ci dedicava tantissimo tempo prima di girare ogni scena. Un altro attore con il quale mi sono trovata benissimo è stato Francesco Ferdinandi. Noi non ci conoscevamo e sul set ricordo il grande imbarazzo che avevamo nel girare la scena di un bacio. Lui è un serio professionista e dopo esserci parlati e sciolti, tutto andò bene. Siamo diventati grandi amici”.

Come è stato lavorare con grandi personaggi come Piero Chiambretti e Pingitore?

Pingitore è un uomo rispettoso e un maestro. Con lui ho avuto la mia prima rappresentazione teatrale. Sono stati tre mesi di sold out. Mi ha accolto nel suo cast con grande rispetto, senza farmi sentire il peso di essere una new entry. Ogni sera guardava lo spettacolo e se qualche battuta non era corretta ce lo faceva notare ma con grande garbo, umiltà e rispetto. Chiambretti è una persona preparatissima su ogni argomento. Avevo un po’ di imbarazzo a rapportarmi con lui perchè mi trovavo in un periodo durante il quale avevo a che fare con dei mostri sacri. Lui mi ha apprezzato molto e sono sempre riuscita a mantenere buoni rapporti con tutti”. 

Con i capelli biondi somigli moltissimo a Virna Lisi. Una grande icona del nostro cinema. È un paragone importante non solo per la somiglianza. Cosa senti di aggiungere?

“Ringrazio tutti per il grande complimento. Virna è l’icona alla quale mi ispiro. Non ho avuto modo di conoscerla direttamente ma soltanto attraverso il racconto di amici. Alberto Tarallo, nel nostro primo incontro che facemmo per Furore, mi disse che avevo molto di Virna, non soltanto una somiglianza estetica. Aggiunse che mi volle sul set perchè Virna era stata una sua grande amica ed io gliela ricordavo tantissimo nelle ideologie di vita. Sono sempre molto severa con me stessa. Tarallo, poi, mi fece un grande regalo perchè mi consentì di cantare al premio “Virna Lisi” con le immagini di questa grande attrice che accompagnavano il brano. E’ stato un momento che non dimenticherò mai. Un complimento del genere mi è stato fatto anche dal direttore di fotografia nel film “La follia”. Si voltò improvvisamente e mi disse che gli ricordavo Virna”.

Un po’ di curiosità: hobby, piatto preferito, musica che ascolti e cosa non sopporti?

“Ho una grande passione per il canto anche se ho solo partecipato ad un piccolo video clip di ragazzi siciliani. Il titolo del brano è Muévelo, reperibile su Youtube. Mi sono divertita tanto e l’ho fatto con piacere. Ascolto un po’ tutta la musica. Sono cresciuta con le canzoni di Laura Pausini. Avrò seguito almeno dieci suoi concerti. Sono un po’ distaccata dalla musica dell’ultima generazione. Non riesco a sentirla mia, anche se sono una fan di Geolier. Mi piace quello che scrive”.

Mi dai l’assist per aggiungere che mi è dispiaciuto tantissimo quello che è successo a Sanremo durante una conferenza stampa. Un attacco assurdo dal quale si è difeso molto bene.

“Sono perfettamente d’accordo. Io ero lì perchè conducevo il “Salotto delle celebrità” e ho avuto modo di vedere quanto accaduto. Geolier si è difeso molto bene. Tornando alla tua precedente domanda, devi sapere che ho praticato diversi sport: ho giocato a calcio per tre anni, a pallavolo, basket e nuoto per sei anni. La mia nuova passione è il padel. E’ uno sport che ho preso seriamente. Mi alleno quattro volte a settimana e con la mia squadra abbiamo anche cominciato una competizione sportiva. Quando decido di fare una cosa mi piace andare fino in fondo. Con il cibo ho un bellissimo rapporto. Mangio di tutto e non seguo nessuna dieta. Se dovessi pensare a un piatto preferito non cambierei con nulla la parmigiana di melanzane. Non tollero l’ipocrisia. Dico sempre quello che penso. Forse è un mio difetto ma di fronte all’ipocrisia non riesco a tacere”.

Il sogno ?

“Il desiderio nascosto è realizzare un mio progetto come regista. Mancano i fondi ma ho tantissime idee. E’ qualcosa che spero di poter fare”. 

Ti auguro di vero cuore che tutti i tuoi desideri possano realizzarsi.

Sono io che ringrazio te per la bellissima e interessante chiacchierata su tanti argomenti che mi stanno a cuore”.


Lascia un commento